Vettel domina, Alonso perseguitato dalla sfortuna e dalle Lotus
La gara del Gp del Giappone di Formula 1, disputata sul circuito di Suzuka, ha notevolmente rimescolato le carte. Sebastian Vettel ha dominato la gara, confermando l’ottimo stato di forma sue e della sua Red-Bull, mentre Fernando Alonso è stato di nuovo vittima incolpevole di un contatto al via, che lo ha portato al ritiro. Con i 25 punti conquistati, Vettel si porta a soli 4 punti da Alonso, riaprendo del tutto il Mondiale. Parlando della gara nel dettaglio, al via Vettel mantiene la prima posizione, mentre dietro succedono contatti a ripetizione: Kimi Raikkonen urta la posteriore sinistra de Alonso, che dopo pochi metri va in testa coda a causa della foratura, e si ritira; il solito Romain Grosjean (un altro incidente al via dopo la squalifica di due gare fa, per l’incidente di Spa), impatta invece con Mark Webber, oblligandolo ad una sosta ai box, che lo costringerà a perdere secondi preziosi, che lo relegheranno alla 9° posizione.
Felipe Massa invece, autore di una buona partenza, riesce ad evitare contatti e dopo alcuni sorpassi nelle fasi iniziali si trova 2° alle spalle di Vettel, davanti all’idolo di casa Kobayashi e alle due McLaren, che appaiono meno in forma del solito, con un passo gara non paragonabile a chi gli sta davanti, chiudendo 4° con Button, per un soffio dietro Kobayashi e 5° con un opaco Hamilton. 6° chiude un Raikkonen abbastanza anonimo, ma che comunque porta a casa punti importanti in chiave mondiale. Massa spinge, nel tentativo di mettere pressione a Vettel, cosa che nella prima parte di gara gli riesce, riducendo lo svantaggio nei confronti del tedesco a meno di 5 S, ma nella 2° parte, Vettel alza il ritmo e mette tra se e Massa un margine di sicurezza di oltre 20 S, che conserverà fino al tragurado.
La Red-Bull è tornata quindi ad essere molto forte, ma la Ferrari, al di là dello sfortunato ritiro di Alonso, perseguitato dalla sfortuna, ma anche dalle Lotus (ieri contatto con Raikkonene, in Belgio con Grosjean), torna dalla trasferta Giapponese con un positivo e ritrovato Massa, assente da oltre 2 anni dal podio. Il risultato di Massa ha due sapori, quello della certezza che l’auto è competitiva, ed è stata davanti alla McLaren, e quello dell’occasione persa per Alonso, che avrebbe avuto ottime possibilità se non di vittoria ma quanto meno di podio. A questo punto la classifica si è accorciata, con Alonso a solo +4 su Vettel, Hamilton e Raikkonen ancora in piena corsa e Webber e Button che comunque non mollano, anche se più staccati.
Il Mondiale 2012 si è dimostrato molto incerto, con i valori in campo che cambiano di gara in gara e, molto spesso, anche dal sabato alla domenica. L’imperativo per Alonso, dopo le zero conseguito, è quello di ottenere delle vittorie, perchè con il margine ridotto, i piazzamenti non basteranno più per portarsi a casa il Mondiale. La Ferrari, da parte sua, deve garantire allo Spagnolo un auto più performante, portando sviluppi tecnici per la prossima gara in Corea. Le gare restanti non sembrano dare chiaro vantaggio a nessuna monoposto, se non magari la pista cittadina di Abu-Dhabi, terreno di caccia Red-Bull da due anni, e i piloti sono raccolti in pochi punti, per un Mondiale apertissimo.
Alonso dovrà quindi dare il 100%, in una battaglia in cui i nervi conteranno sempre più ed in cui il ruolo del ritrovato Massa sarà fondamentale, se farà prestazioni come quella di Suzuka. Lo Spagonolo della Ferrari comunque non si scoraggia, e dichiara: <<Non è cambiato nulla. Sono ancora 1° nel Mondiale, oggi è toccato a noi…>> riferendosi allo sfortunato ritiro <<….domani, potrebbe toccare agli altri.>>.
Pos | No | Pilota | Team | Giri | Tempo/ Distacchi | Pts |
1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 53 | 1:28:56.242 | 25 |
2 | 6 | Felipe Massa | Ferrari | 53 | +20.6 secs | 18 |
3 | 14 | Kamui Kobayashi | Sauber-Ferrari | 53 | +24.5 secs | 15 |
4 | 3 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 53 | +25.0 secs | 12 |
5 | 4 | Lewis Hamilton | McLaren-Mercedes | 53 | +46.4 secs | 10 |
6 | 9 | Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | 53 | +50.4 secs | 8 |
7 | 12 | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 53 | +51.1 secs | 6 |
8 | 18 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 53 | +52.3 secs | 4 |
9 | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 53 | +54.6 secs | 2 |
10 | 16 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 53 | +66.9 secs | 1 |
11 | 7 | Michael Schumacher | Mercedes | 53 | +67.7 secs | |
12 | 11 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 53 | +83.4 secs | |
13 | 17 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 53 | +88.6 secs | |
14 | 19 | Bruno Senna | Williams-Renault | 53 | +88.7 secs | |
15 | 20 | Heikki Kovalainen | Caterham-Renault | 52 | +1 Lap | |
16 | 24 | Timo Glock | Marussia-Cosworth | 52 | +1 Lap | |
17 | 21 | Vitaly Petrov | Caterham-Renault | 52 | +1 Lap | |
18 | 22 | Pedro de la Rosa | HRT-Cosworth | 52 | +1 Lap | |
19 | 10 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 51 | Retired | |
Ret | 25 | Charles Pic | Marussia-Cosworth | 37 | Engine | |
Ret | 23 | Narain Karthikeyan | HRT-Cosworth | 32 | Retired | |
Ret | 15 | Sergio Perez | Sauber-Ferrari | 18 | Spin | |
Ret | 5 | Fernando Alonso | Ferrari | 0 | Accident | |
Ret | 8 | Nico Rosberg | Mercedes | 0 | Accident |