Formula 1 Gp di Singapore 2012 Report

Alonso aumenta il suo vantaggio sugli inseguitori

Il Gp di Singapore 2012 ha mostrato una Ferrari meno in forma di quanto ci si aspettasse. I progressi fatti in prestazioni nelle ultime gare sembrano essere svaniti sul tortuoso Marina Bay Street Circuit di Singapore. Fernando non è riuscito ad essere veloce per tutto il week-end di gara, avendo stabilmente davanti entrambe le McLaren, un ispiratissimo Vettel e lo “specialista” dei circuiti cittadini Maldonado. Tuttavia Fernando ha portato comunque a casa un ottimo 3° posto, eccellendo in costanza sui tempi ed essendo bravo a sfruttare errori e defezioni degli avversari, e soprattutto i due ingressi delle safety-car. Alla voce defezioni troviamo quella illustra di Lewis Hamilton (McLaren), dominatore dal Sabato con la pole, e anche in gara, almeno fino a quando la sua McLaren non lo ha abbandonato con problemi al cambio. La Ferrari quest’anno ha giovato molto della sua grande affidabilità (l’asturiano della Ferrari è sempre andato a punti meno che a Spa, incolpevole nella carambola generata da Grosjean), fatta eccezzione per il problemino nelle qualifiche a Monza, che comunque potrebbe essergli costato la vittoria. Al contrario gli avversari hanno pagato a caro prezzo la poca affidabilità dei loro mezzi, con Vettel, Hamilton e Button vittime di inconvenienti tecnici a turno nelle ultime tre gare, oltre in corso di tutta la stagione. Alla fine l’ha comunque spuntata Vettel, dominatore fino al sabato, e un pò meno veloce in qualifica e in gara, bravo comunque a restare con Hamilton e scappare da Button una volta ritirato Hamiltin. Button ha chiuso secondo, con la solita gara concretissima. Sfortunato Maldonado, autore di ottime qualifiche e gara, che avrebbe chiuso sul podio davanti ad Alonso, non fosse stato frenato da una tattica gomme “suicida” della Williams. Massa, perseguitato dalla solita sfortuna, manifestatasi con una foratura al primo giro, è stato comunque autore di una buona gara, chiusa ottavo, grazie ha un ottima strategia gomme e a qualche rischio preso al momento giusto. Splendido e da cardiopalma il sorpasso a Bruno Senna nel finale. Bene un’ottimo Di Resta (Sahara Force India), che chiude 4°, suo miglior risultato in carriera, davanti ad un opaco Rosberg (Mercedes) comunque 5°, il solito concretissimo Kimi Raikkonen (Lotus), che pur non avendo ancora vinto nenache una gara si trova terzo nel Mondiale, ancora in lotta per il titolo , a suon di podi ed ottimi piazzamenti, seguito dal rientrante post-squalifica Grosjean (Lotus), Massa (Ferrari), Daniel Ricciardo (STR-Ferrari) e un opaco e sempre più in crisi Webber (Red-Bull). Autore invece di un disastroso incidente Michael Schumacher (Mercedes), che tampona Vergne (STR-Ferrari) arrivando lungo in frenata, ed imputando al calo di pressione dei pneumatici in regime di Sfety-Car, l’errore ed il conseguente incidente. La classifica vede Quindi Alonso 1° a 194, con un +29 su Vettel, +45 su Raikkonen e +52 sullo sfortunato Hamilton. Sembra proprio che chi si triva secondo nel mondiale non riesca proprio a concludere la gara, non riuscendo mai ad avvicinarsi allo Spagnolo della Ferrari. Che sia un segno del destino? In attesa di risposte, appuntamento tra due settimane a Suzuka per il Gp del Giappone.

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