Formula 1 GP d’India Report

Formula 1: Primi verdetti del Campionato 2012

Formula-1-Alonso-Vettel

Formula 1 – Fernando Alonso e Sebastian Vettel

In Formula 1 il GP d’India ha consegnato i primi verdetti: i due piloti McLaren, Lewis Hamilton e Jenson Button, sono matematicamente fuori dalla lotta per il Mondiale. Dopo la trasferta Indiana, con i rispettivi 4° e 5° posto finale, i due piloti delle frecce d’argento sono scivolati ad un numero di punti dalla vetta che li condanna matematicamente. La situazione è abbastanza particolare, dato che la McLaren nella fase centrale del campionato si era mostrata stabilmente la monoposto più veloce del Circus Formula 1. Il declino di prestazioni delle monoposto di Woking ha coinciso, in maniera nemmeno troppo inspiegabile, con la comunicazione da parte di Lewis Hamilton del nuovo contratto per l’anno 2013 con la Mercedes. Azzeccatissimo in questo caso sembra il detto, piuttosto famoso in Formula 1: “Quando rompi con il Team il Team rompe con te”.

Il sedile di Hamilton sulla McLaren verrà occupato nel 2013 dal Messicano Sergio Perez, che si è conquistato le attenzioni dei Top Team a suon di ottime prestazioni, al cui apice troviamo il prestigioso 2° posto conseguito in Italia nel GP di Monza. Al termine del week-end Indiano Kimi Raikkonen ha invece annunciato il suo prolungamento di contratto con la Lotus anche per la stagione 2013. Il pilota Finlandese, mancato dalla Formula 1 per 3 anni, in favore dei Rally, è rientrato quest anno, mostrando con un auto sicuramente buona, ma non a livello dei Top Team, di essere ancora molto veloce, riuscendo a centrare l’obiettivo punti in ogni gara del Mondiale 2012, portando sempre la macchina al traguardo e guadagnandosi così un terzo posto in classifica generale, con ancora possibilità teoriche di vincere il titolo, decisamente insperato ad inizio stagione. Kimi ha conquistato diversi podi, ma in un’intervista rilasciata ieri ha chiaramente dichiarato di essere rammaricato per non aver centrato nessuna vittoria, che tuttavia non sembra raggiungibile per prestazioni della sua Lotus, nelle gare rimanenti. Ha comunque dimostrato di essere ancora uno dei migliori piloti della Formula 1 e che la sua fame di vittoria non è ancora finita, dopo le vittorie passate con la McLaren ed il Mondiale vinto nel 2007 con la Ferrari.

Massa sembra invece aver fatto piccolo passo indietro rispetto alle ultime gare, in cui si era dimostrato più competitivo, ma complice un calcolo errato del consumo, che l’ha obbligato ha rallentare il suo passo da metà gara in poi, è comunque riuscito ad ottenere un buon 6° posto, tenendo alle spalle con grande tenacia l’ex compagno in Ferrari Kimi Raikkonen. Mark Webber, rallentato dai problemi al Kers sulla sua Red-Bull ha preso invece un altro schiaffone dal compagno di squadra Vettel, chiudendo si sul podio con il terzo posto, che gli vale la possibilità di essere ancora in corsa per il Mondiale ed il 4° posto in classifica generale, ma finito dietro ad Alonso, che aveva una monoposto nettamente meno veloce della sua.

Arrivando al punto della situazione tra Vettel e Alonso, di fatto gli unici rivali reali per la conquista del Titolo Mondiale Formula 1 2012, il GP d’India ha confermato quanto già visto nelle gare precedenti. La Red-Bull di Vettel è nettamente più veloce della sua Ferrari, grazie, ad uno sviluppo, da metà stagione in avanti, che alla Ferrari è mancato, tanto da far dichiarare ad Alonso un frase piuttosto significativa: Alonso <<Io non corro contro Vettel, ma contro Newey>>. Adrian Newey è appunto l’abile progettista della Red-Bull, capace negli ultimi tre anni di consegnare a Vettel una monoposta sempre al top della competitività, ed al limite del regolamento.

Le Red-Bull sono state infatti nel corso di questi tre anni molto discusse per le loro soluzioni tecniche controverse, ma che alla finedegli accertamenti si sono sempre rivelate legali. L’ultima quella di ieri durante il GP d’India, con la monoposto di Vettel, a circa 15 giri dal termine, da cui appaiono delle scintille, dovute al contatto tra il fondo piatto della vettura e l’asfalto, che dopo pochi giri sono scomparse, come se l’altezza del fondo fosse stata regolata durante la gara dal pilota o dai box, possibilità vietata dal regolamento Formula 1 della FIA.

Ad Alonso ora non resta che sperare in qualche nuova soluzione tecnica da Maranello per il prossimo GP ad Abu-Dhabi tra due settimane, sapendo che la pista sarà ancora favorevole alle caratteristiche tecniche della Red-Bull. Alonso ha quindi l’obiettivo di limitare i danni quanto meno, finendo appena alle spalle di Vettel, e di tenere il Mondiale aperto fino all’ultima gara in Brasile dove, si sa, può succedere di tutto, come già dimostrato nel 2007 da Raikkonen con la Ferrari in Giappone, quando vinse in rimonta per pochi punto appunto su Alonso ed Hamilton su McLaren, l’anno successivo ad Hamilton per un punto su massa sempre in Giappone, con un ottavo posto ottenuto all’ultima curva del Gran Premio o più recentemente nel 2010, quando un Vettel terzo al via del GP conclusivo della stagione ad Abu.Dhabi, beffò Alonso e Webber invischiati nelle retrovie, andando a vincere il suo primo mondiale. Dopo due mondiali persi all’ultima gara, sarà questa l’occasione buona per Fernando?

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