GP degli Stati Uniti: Alonso chiude 3° e perde solo 3 punti da Vettel, ma 39 secondi dal Tedesco sono un abisso
Il GP degli Stati Uniti, guardando solo l’ordine d’arrivo, è stato meno disastroso del previsto per Alonso e la Ferrari, data l’ottava posizione in griglia di partenza, ma ad un’analisi più attenta dei tempi, ci si accorge che lo Spagnolo ha accusato un ritardo di ben 39 secondi da Vettel ed Hamilton. Fernando è stato come al solito bravissimo al via, dove ha guadagnato tre posizioni, e nel resto della gara a mantenere un passo costante e preservando le gomme. Tuttavia il grande ritardo al termine del GP degli Stati Uniti, indica una netta inferiorità della monoposto Ferrari rispetto a McLaren e Red-Bull.
Discutibile è stata anche la scelta di far arretrare Massa di 5 posizioni in griglia, dal 6°all’11° posto, ottenendo una penalità per la sostituzione del cambio, sulla monoposto del Brasiliano, probabilmente non necessaria. La scelta alla fine sembra comunque aver pagato, dato che Fernando si è trovato così una posizione più avanti in griglia e con la possibilità di partire sul lato più gommato del rettilineo, aiutandolo nello scatto.
Alonso, visibilmente preoccupato dal Gap di Performance rispetto ai rivali, dichiara al termine del GP degli Stati uniti: <<L’accoglienza del pubblico Americano è stata eccezionale, la pista è molto tecnica e complessa, è stata una bella gara e speriamo sia possibile dare spettacolo per gli spettatori anche negli anni prossimi. Il risultato è molto buono, ho perso solo tre punti su Sebastian ed il Mondiale è ancora aperto, ma non eravamo molto veloci su questa pista. Vedremo in Brasile come andrà a finire. Noi non molliamo fino all’ultima curva come sempre.>>. Stefano Domenicali, Team Principal della Scuderia di Maranello ha dichiarato: <<Faccio i complimenti ad entrambi i piloti, sono stati bravissimi nella gestione delle gomme ed hanno ottenuto un ottimo risultato. Felipe ha fatto una straordinaria rimonta e Fernando ha dato il solito 110% per raggiungere il podio. Dopo le qualifiche deludenti, abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Il Mondiale è ancora aperto, noi non molliamo fino alla fine. Ora abbiamo una settimana per stare tranquilli e concentrati, vedremo in Brasile come andrà a finire, i conti si fanno alla fine. >>.
La Ferrari esce dal GP degli Stati Uniti con le ossa rotte, al di là dei buoni piazzamenti dei due piloti, dato che le performance delle Rosse di Maranello si sono dimostrate nettamente inferiori sia a quelle delle Red-Bull che delle McLaren, ed il podio di Fernando è stato certamente facilitato dal ritiro di Webber. Tuttavia Massa, grande uomo squadra nell’accettare la decisione del Team di farlo retrocedere di 5 posizioni per far avanzare Alonso, e autore di una splendida rimonta, che ne riconferma la ritrovata competitività, lascia ben sperare in vista della Gara di Casa in Brasile per Felipe, dimostratosi oggi addirittura più veloce di Alonso a tratti, dove potrebbe essere decisivo nel piazzarsi tra Fernando e Vettel. Alonso conferma la sua solita grinta e concretezza, è lui il vero Leader della squadra, ed ancora una volta ha ottenuto un risultato ben al di là di quello che le prestazioni della sua Monoposto avrebbero ragionevolmente lasciato sperare.
Appuntamento al prossimo Week-end con il GP del Brasile ad Interlagos, dove la Alonso sarà obbligato a vincere, sperando che Vettel finisca fuori dal podio. Servirà una prestazione ancora una volta eccezionale dello Spagnolo per portare a casa il Mondiale e ricucire lo strappo di tredici punti da Vettel, anche se sembra altamente improbabile che la Ferrari riesca a colmare il Gap tecnico, apparso nel GP degli Stati Uniti, con le Red-Bull. Sarà quindi necessaria una massiccia dose di fortuna, ma è ultima gara del Mondiale, e potrà probabilmente succedere di tutto.