Max Biaggi: <<Lascio spazio hai giovani.>>

Max Biaggi che annuncia il suo ritiro all’Autodromo di Vallelunga – 2012
Max Biaggi ha preso la sua decisione. Dopo le indiscrezioni che si sono rincorse da Agosto, e dopo la vittoria del 2° Mondiale Superbike con l’Aprilia, il “Corsaro” ha annunciato il suo Ritiro dalle Competizioni. Dopo 22 stagioni vissute ad altissimi livelli, suddivise tra categorie 250 (1991-1997), Moto GP (1998-2005) e Superbike (2007-2012), con 4 vittorie del Campionato del Mondo Classe 250 (’94, ’95, ’96, ’97) e 2 Titoli Mondiale della Superbike nel 2010 e l’ultimo quest anno nel 2012, Max Biaggi ha deciso che a 41 anni era venuta l’ora di dedicarsi alla sua compagna Eleonora Pedron ed ai due figli. Biaggi dal suo esordio nel lontano 1991 ha corso 215 GP con 42 vittorie e 111 podi tra 250, 500 e Moto GP, e 155 con 21 vittorie e 70 podi in Superbike.Il “Corsaro” ha deciso di annunciare il suo ritiro sulla pista di Vallelunga, dove aveva mosso i suoi primi passi da pilota.

Max Biaggi su Aprilia 250 – 1995
In mattinata Max Biaggi ha dichiarato: <<Ho scelto Vallelunga per annunciare il mio ritiro, perchè è da qui che è cominciato tutto, dove è cominciata la magia. Mi ritiro da Campione del Mondo, non come spesso capita per problemi fisici o perché non si trova una moto competitiva. La Aprilia mi aveva già da tempo offerto il rinnovo del contratto, stessa moto e stessi soldi, ma a 41 anni, dopo 22 stagioni vissute fra sogno e realtà, avevo già sottratto troppo tempo alla mia famiglia. Ed ora e a loro che voglio dedicarmi, dopo anni vissuti in un mondo confusionario, ma bellissimo. Sono stati due decenni di alti e bassi, ma non è mai venuto meno l’impegno e la passione per questo sport. Poi è giusto lasciare posto hai giovani, non come fanno molti politici in Italia, che non vogliono mollare la poltrona e lasciare spazio alle nuove leve.>>

Max Biaggi Campione del Mondo Superbike con l’Aprilia – 2012
In mattinata aveva poi pubblicato su Twitter le seguenti parole: «È un’alba molto diversa oggi per me. Niente sarà più come prima. Forza comunque. », accompagnate da una foto che ritrae l’alba sulla spiaggia, dichiarando che ha scattato quella foto perché tra qualche hanno avrà voglia di rivederla. Il Motociclismo saluta quindi un altro grande campione quest anno, dopo l’annuncio del ritiro di Casey Stoner a soli 27 anni, con la stessa motivazione, ovvero di volersi dedicare alla famiglia, ma con la profonda differenza che l’Australiano si ritira prematuramente, mentre l’Italiano si ritira a 41 anni, nei quali si è rimesso in discussione più volte e vincendo due titoli da ultra quarantenne. Sì, Max Biaggi ha ampiamente dimostrato che la passione per questo sport non è mai venuta meno, così come il piglio e la fame di vittoria del fenomeno.

Max Biaggi e Valentino Rossi in uno dei tanti duelli – 2005
Biaggi è stato dominatore in 250, vincitore in Superbike, vicino al titolo perso un soffio si in 500 che in Moto GP, ma quelle che sicuramente resteranno indelebili nella memoria degli appassionati di Motociclismo, saranno certamente le immagini, consegnate di diritto alla storia, dei leggendari duelli con Valentino Rossi, che per anni hanno monopolizzato la classe regina del Motociclismo. Menzione va anche fatta del rapporto di Max Biaggi molto speciale con la Aprilia, con cui ha conquistato il suo primo Mondiale in carriera, consegnando anche con il primo in 250 della Aprilia. La storia si era interrotta nel 1996 con la casa di Noale, per riprendere poi nel 2009, in Superbike, portando anche qui per la prima volta alla vittoria in questo questo campionato l’Aprilia l’anno successivo, e ripetendosi quest’anno. Dice addio al Motociclismo uno dei più grandi piloti del Motociclismo Italiano, spesso criticato, perché gli è mancata quella vittoria in 500 o in Moto GP che lo avrebbe consacrato tra le leggende, mancanza riempita abbondantemente dimostrando di essere capace di competere e vincere due Mondiali a più di 40 anni gareggiando contro piloti che a volte avevano addirittura 20 anni meno di lui.
Il “Corsaro” Max Biaggi resterà certamente, nella memoria degli appassionati e non solo, come uno dei simboli più illustri del Motociclismo Tricolore.