Sykes vince, ma per Biaggi è titolo!
Gara 2 alla partenza mostra tutta la sua importanza, leggibile sulle facce tese dei protagonisti del mondiale. Sykes parte ancora primo e deve assolutamente vincere per ricucire lo strappo in classifica con Biaggi, e Melandri è galvanizzato dal 2° posto in gara 1 che lo ha tenuto ancora in corsa per il Mondiale. Il più teso è sicuramente Max, che parte decimo e in caso di vittoria dell’inglese della Kawasaki dovrà ottenere almeno un 5° posto. La gara parte e Sykes questa volta non vuole scherzi, prende un buon vantaggio sugli altri e conduce la gara con un buon margine di sicurezza.
Il vincitore di gara 1 Guintoli si conferma in forma sulla pista di casa, e da vita ad una bellissima lotta per il podio con Rea, che stavolta non cade, e chiude 3° proprio dietro al Francese della Ducati. Dietro Biaggi è in crisi, invischiato nelle retrovia, in 10°. La situazione è difficilissima per il Romano, che però mostra tutta la sua classe e freddezza. Si avvantaggia chiaramente delle cadute illustri di Melandri, Haslam, Baz e Fabrizio, ingannati dalla pioggia, ma rimane freddo e concentrato, senza commettere errori anche in condizioni difficili, poi prende i rischi necessari per risalire fino al 5° posto, che gli garantirebbe il titolo.
Sykes fa il suo dovere, vincendo la gara, ma Max, in versione “ragioniere”, chiude difendendo il suo quinto posto con i denti, conservando così il mezzo punto di vantaggio sull’avversario, che lo incorona 2 volte Campione del Mondo Superbike a 41 anni suonati. Una bella soddisfazione per un pilota considerato finito e amato non proprio da tutti. I complimenti vanno anche ad un Tom Sykes, caparbio, determinato e sempre veloce, capace di tenere aperto un Mondiale fino all’ultima prova a suon di vittorie negli ultimi round e ottimi piazzamenti nel resto della stagione.